A poche settimane di distanza dalle Eliza5beth ritorna sul blog Prairie Artisan Ales, questa volta con una birra non esattamente adatta ai mesi più caldi dell’anno. Ricordo brevemente che Prairie nasce nel 2012 come beerfirm fondata dai fratelli Chase e Colin Healey, entrambi con un lungo passato da homebrewers; il primo dei due ha anche lavorato come birraio presso la COOP Ale Works ela Redbud. E' proprio qui che Chase si fa conoscere, sperimentando con i lieviti da vino, da champagne e quelli "selvaggi"; la Redbud oggi non esiste più, ma è con una birra chiamata Cuvee Three che Chase Healey attira l'attenzione dell'importante distributore Shelton Brothers. Una volta nato il marchio Prairie Artisan Ales, i fratelli Healey firmano subito un contratto per la distribuzione in molti stati americani e per l'esportazione all'estero. Il successo garantisce i fondi necessari per la pianificazione del proprio birrificio, e l'inaugurazione avviene a dicembre 2013, alla porta di Tulsa; il focus è quello degli affinamenti e degli invecchiamenti in botte.
Al tempo stesso, una parte delle birre viene ancora prodotta all'esterno per poter soddisfare le richieste del mercato; è ad esempio il caso della birra di oggi, chiamata Coffee Okie e prodotta presso gli impianti della Krebs Brewing Company (Oklahoma). Si tratta sostanzialmente di una variante della Prairie Okie, un’Imperial Brown Ale (o American Strong Ale, se preferite) che viene invecchiata per sei mesi in botti ex-Whiskey provenienti dalla Balcones Distillery di Waco, Texas. Per la Coffee Okie nelle botti vengono anche aggiunti chicchi di caffè Nordaggios, lo stesso utilizzato per realizzare la famosa imperial stout Bomb!
La Coffee Okie, che i geeks di Ratebeer eleggono tra le 50 migliori American Strong Ales al mondo, debutta nel dicembre del 2015 giusto in tempo per portare un po’ di conforto nei mesi più caldi dell’anno. L’etichetta é al solito opera di Colin Healey che include alcuni elementi tipici dello stato dell'Oklahoma: stivali da cowboy e sigarette, il ritratto di Garth Brooks (cantante country nato a Tulsa) sullo schermo di un mini televisore, un coltello che fa riferimento al film I ragazzi della 56ª strada, diretto da Francis Ford Coppola e basato sull'omonimo libro (titolo originale The Outsiders) ambientato a Tulsa. In verità Colin ammette di essersi ispirato dalla successiva serie televisiva e non dal film di Coppola.
La birra.
Riempie il bicchiere di un colore un po' torbido che richiama la tonaca del frate con venature ambrate e rossicce; la schiuma che si forma è grossolana, di dimensioni piuttosto modeste e scompare abbastanza rapidamente. Il naso rimedia subito ad un aspetto un po' bruttino con eleganti profumi di caffè: si va dai chicchi all'espresso, passando per il macinato. Il bouquet è un po' monotematico ma impreziosito dalle note di whiskey, di legno, caramello e vaniglia. L'asticella sale ulteriormente al palato, dove la Coffee Okie esplode in tutta la sua potenza (13% ABV): obbligatorio sorseggiarla ed abbandonarsi al calore del whiskey che accompagna il dolce del caramello e della melassa, della frutta sotto spirito (uvetta, prugna), della vaniglia. A bilanciare, oltre alla componente etilica, una lievissima asprezza di frutti rossi e l'acidità del caffè, elemento molto meno presente rispetto all'aroma. Non c'è di fatto amaro, la pulizia è ottima in una birra dal corpo che si colloca tra il medio ed il pieno e, ovviamente, ha poche bollicine: ne risulta una sensazione palatale morbida e oleosa che le permette di scorrere lentamente ma senza intoppi. Chiude con un lunghissimo retrogusto dolce ricco di uvetta e caramello bilanciato da whisky e caffè, nel quale la componente etilica, benché protagonista, riscalda e rincuora senza mai bruciare.
L'eleganza non è probabilmente ai livelli delle migliori produzioni Prairie, ma Coffee Okie è una birra capace di accompagnarvi per tutta la serata: ai primi sorsi può sembrare ostica, ma basta lasciare che il palato si abitui per godere con grande soddisfazione di una bevuta avvolgente, calda ed etilica sino al meritato congedo.
Formato: 35.5 cl., alc. 13%, IBU 50, imbott. 2015, prezzo indicativo in Europa tra gli 11.00 ed i 13.00 Euro
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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