Diamo il via alle bevute del Natale 2017 recandoci virtualmente in Norvegia alla Amundsen Bryggeri operativa ad Oslo come brewpub dal 2011, periodo in cui la capitale non offriva molte gioie agli appassionati di birra. In pochi anni la Amundsen, parte del gruppo Aker`s Hus Kafedrift AS, ha visto una crescita rapidissima dei volumi vedendosi costretta a sostituire nel 2013 l'impianto da 5 ettolitri con uno da 10. Nel 2016, a seguito di un nuovo piano d’investimenti da 1,5 milioni di euro, è stato ordinato il nuovo impianto BrauKon da 42 ettolitri da posizionare nella nuova sede da 3500 metri quadrati di Bjørnerudveien 14, una quindicina di chilometri a sud di Oslo, che garantirà una potenza di fuoco da quasi un milione di ettolitri l’anno. Attualmente Amundsen ne produce circa 200.000 ed è tra i dieci maggiori produttori norvegesi.
Rimane operativo il brewpub Amundsen Bryggeri & Spiseri che si trova in pieno centro e a poca distanza dal municipio: troverete una ventina di spine, un centinaio di etichette in bottiglia e impianto di produzione a vista. Il gruppo Akershus possiede anche il brewpub Nydalen Bryggeri og Spiseri, nella periferia settentrionale di Oslo, e una moltitudine di locali nella capitale: Beer Palace, Burger Joint, Café Skansen, Fellini, Jarmann Gastropub, Royal Gastropub, Underbar e Brasserie Hansken.
La produzione Amundsen, solo lattine e keykegs, ruota attorno ad una dozzina di birre disponibili tutto l’anno ed altrettante stagionali; tra queste ci sono anche le due birre dedicate al Natale, ovvero la Christmas Pudding (una “toffee milk stout”) e – da quest’anno - la Super Santa che andiamo ad assaggiare.
Una tradizione americana vuole che i bambini, la sera della vigilia di Natale, lascino vicino al camino un bicchiere di latte e alcuni biscotti per Babbo Natale e magari anche qualche carota per le sue renne; un piccolo dono di sostentamento per aiutare Santa in una notte che lo vede molto affaccendato. Alla Amundsen sostengono che Babbo Natale odi il latte e ami invece la birra: questa Super Santa è dunque una stout al caffè per dargli energia ad aiutarlo a portare a termine il suo lavoro. La gradazione alcolica è piuttosto contenuta (4.7%) forse anche per permettergli di essere in grado di continuare a guidare la propria slitta. Oltre a caffè e lattosio, la ricetta prevede malti Pilsner, Caraaroma, Carafoam, Caraamber, Caramunich I, Carafa Special I, Carared, Chocolate, luppoli Magnum e Bramling Cross, lievito London Ale. Il birrificio la consiglia in abbinamento ad uno stupido maglione natalizio e ad un caminetto.
Si presenta di colore ebano scuro e genera una bella testa di schiuma fine e compatta, molto cremosa, dalla buona persistenza. Al naso tanto caffelatte, qualche suggestione di vaniglia, cioccolato al latte: pulizia e intensità ci sono, l’eleganza lascia un po’ a desiderare in quanto nel complesso l’aroma ricorda un po’ una merendina industriale. Ci si può comunque accontentare. Lattosio e avena vanno a formare una sensazione palate piuttosto morbida e questa Super Santa ha una presenza ricca e ben più ingombrante di quanto ci si aspetterebbe da una birra con una gradazione alcolica modesta. Le buone premesse vengono tuttavia profondamente deluse da un gusto che rappresenta una drastica caduta in verticale, soprattutto per quel che riguarda l’intensità. Una marcata acquosità attraversa una bevuta scialba e avara, esattamente opposta al suo aroma: vaghe tracce di caffelatte e cioccolato al latte non riescono a rendere sufficiente una stout priva di off-flavors ma che inizia e finisce nell’acquoso. Un vero peccato, se il gusto avesse anche solo la metà dell’intensità dell’aroma sarebbe una divertente e festosa milk stout (con etichetta natalizia).
Formato: 33 cl., alc. 4.7%, lotto AB068, scad. 28/07/2018, prezzo indicative 4.50 euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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