Ritroviamo dopo un'assenza di oltre tre anni il birrificio londinese Brew By Numbers, fondato alla fine del 2012 da Tom Hutchings e David Seymour inizialmente nel seminterrato di proprietà di un amico e trasferitosi dopo pochi mesi in quello che oggi viene chiamato il "London Beer Mile". Siamo a Bermondsey, zona ovest, dove nel giro di un chilometro, spesso sotto sotto le arcate della linea ferroviaria, trovate i birrifici Southwark, Anspach & Hobday, The Kernel, Ubrew, Partizan, Spartan, Affinity e Fourpure, i beershop di Eebria e Bermondsey, il locale The Rake.
L'impianto da 14 ettolitri di Brew By Numbers è stato costruito utilizzando tini e altri macchinari di seconda mano provenienti di caseifici o produttori di soft drinks.
Brew By Numbers, ovvero “brassare per numeri”: tutte le loro birre sono infatti identificate da due serie di numeri. Il primo indica lo stile della birra (ad es. 01 = Saison, 02 = Golden Ale, etc.); il secondo indica invece la ricetta utilizzata. Nel caso di questa bottiglia il numero 10 corrisponde ad una porter al caffè della quale ne sono state realizzate ad oggi già 11 varianti, ovvero utilizzando una diversa varietà di caffè. Fa eccezione solamente la ricetta 10 | 10 che, oltre ad impiegarne una tipologia inedita, viene anche "imperializzata".
La birra.
10/10 Coffee Porter Imperial Duromina viene realizzata per il festival Uppers & Downers che si è tenuto a Londra lo scorso settembre proprio nei locali di Brew By Numbers; l'evento è organizzato da Michael Kiser, fondatore del sito Good Beer Hunting e il barista campione del mondo Stephen Morrissey. Il festival, che si tiene da tre anni anche a Chicago, è esclusivamente dedicato alle birre al caffè. All'edizione di Londra oltre a quello ospitante parteciparono i seguenti birrifici; Beavertown, Boundary (Irlanda), Cloudwater, Magic Rock, Nothern Monk e Weird Beard. Ottanta persone, al costo di trentacinque sterline, avevano diritto all'assaggio di tutte le birre, a un bicchiere serigrafato e ad una "swag bag" di Good Beer Hunting.
Imbottigliata il 4 settembre, la proposta di Brew By Numbers utilizza la varietà di caffé etiope chiamata Duromina: ne sono stati utilizzati dieci grammi per ogni litro di birra. All'aspetto è quasi nera, mentre la testa di schiuma che si forma ha una trama molto fine, è cremosa e compatta ed ha un'ottima persistenza. Al naso c'è quello che vorresti sempre trovare in una porter al caffè: l'eleganza e la pulizia dell'ingrediente sono davvero notevoli. L'accompagnano in secondo piano note di tabacco e liquirizia, orzo tostato, frutti di bosco. Anche la sensazione palatale è ottima: corpo medio, carbonazione molto contenuta, consistenza morbida ma non impegnativa, solo leggermente oleosa. A supportare un gusto completamente dominato dal caffè c'è un tappeto dolce e caramellato, mentre in sottofondo di scorgono liquirizia e qualche tostatura. L'acidità di caffè e malti scuri, affiancata da una decisa chiusura luppolata, ripuliscono per qualche attimo il palato prima di un ritorno di sua maestà il caffè nel retrolfatto, accompagnato da una delicata nota etilica.
Una imperial porter che si sorseggia facilmente e con grande soddisfazione, amara ma non sbilanciata, completamente dominata dal caffè, in lungo e in largo. Pulizia ed eleganza sono a livelli piuttosto elevati, e se - come me - amate le birre al caffè quella di Brew By Numbers vi conquisterà al primo sorso. A chi invece non è della partita, consiglio di stare alla larga.
Formato: 33 cl., alc. 10%, imbott. 04/09/2017, scad. 04/09/2019.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
Nessun commento:
Posta un commento