Il birrificio Loncium l’avevamo incontrato per la prima volta giusto un anno fa con la (poco convincente) Carinthipa. Viene fondato a Kötschach-Mauthen, comune austriaco di 2000 abitanti in Carinzia ad una decina di chilometri dal confine italiano sul passo del Monte Croce Carnico. Alla guida ci sono Alois Planner e il socio Klaus Feistritzer: un secolo fa i bisnonni di Planner gestivano un birrificio ma Alois è dovuto ripartire da zero iniziando a fare la birra nella cucina dei propri genitori utilizzando il vecchio pentolone della nonna e dei pannolini come filtro. Nel 2007 l’hobby è diventato una professione grazie ad un impiantino da 5 ettolitri. Attualmente il birrificio (200 mq) trova spazio nei locali dell'albergo Gasthaus Edelweiß da sei generazioni nella mani della famiglia Planner: oggi rinominato Bierhotel Loncium, dispone di una cinquantina di camere e – per quel che c’interessa – di un impianto della Rolec da 20 ettolitri inaugurato nel 2013.
Il birrificio, che prende il suo nome da quello di un vicino insediamento romano, affianca alle classiche birre della tradizione tedesca anche stili anglosassoni per una gamma composta da una dozzina di etichette. Loncium mette anche a disposizione il proprio impianto per conto terzi e realizza attualmente la maggior parte delle birre della beerfirm viennese Next Level Brewing.
La Carinthipa assaggiata l’anno scorso era stata abbastanza deludente, vediamo se il birrificio austriaco si trova più a suo agio con la tradizione tedesca. Parliamo di una weizenbock la cui ricetta prevede ingredienti biologici come malto Pilsner, Vienna, Carahell, frumento e Caraweizen: i luppoli sono Tradition e Spalter Select.
Si presenta di color ambrato piuttosto carico, la schiuma biancastra è cremosa e compatta ed ha una discreta persistenza. Banana matura e caramello disegnano un aroma dolce e speziato dal chiodo di garofano; i fenoli si portano dietro però anche qualche odore meno gradevole di plastica bruciata. Non ci sono molte bollicine a movimentare una bevuta che risulta tuttavia gradevole e quasi morbida: caramello e banana guidano le danze, chiudendo gli occhi si può immaginare anche il mango, mentre le spezie fanno un passo indietro. Nel finale emerge un leggerissima nota di pane tostato, l’alcool si fa notare solamente alla fine del percorso, apportando un delicato calore. Qualche piccolo problemino al naso ma nel complesso la Weizenbock di Loncium è una bevuta bilanciata gradevole e piuttosto agevole, anche se il rapporto qualità prezzo non gioca a suo favore, soprattutto per gli standard austriaci e tedeschi.
Formato 33 cl, alc. 6.8%, IBU 18, lotto 8492 1671, scad. 15/12/2018, prezzo indicativo 3.00 euro (beershop, Austria) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio della bottiglia in questione e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
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