Dei compleanni del birrificio dell'Oregon Deschutes vi avevo già parlato in questa occasione, celebrando il numero 26; ad un anno di distanza mi ritrovo una bottiglia di Black Butte XXVIII, ovvero quella realizzata per spegnere la candelina numero 28.
Da quasi trentanni il birrificio fondato da Gary Fish realizza una versione speciale della propria flagship beer, quella Black Butte Porter che lo ha reso famoso. Alla fine degli anni'90 sulla West Coast dominava la Sierra Nevada Pale Ale e la maggior parte dei birrifici andò in quella direzione: Deschutes decise invece di puntare su di una birra "scura", e la storia gli ha dato ragione. Una porter dedicata all’omonimo stratovulcano che raggiunge i 1962 metri d’altezza, che fa parte della Catena Montuosa della Cascate (Cascade Range) e che si trova all’interno della Deschutes National Forest.
La festa di compleanno si tiene come al solito il 27 giugno sia nella sede originale di Bend che nella succursale di Portland. Nella scorsa edizione (2017) la Black Butte XXIX fu prodotta con aggiunta di zucchero di canna Turbinado, cacao in polvere, cannella e pepe di cayenna: come al solito nella bottiglia ci finisce un blend di birra fresca e di birra invecchiata in botte, nel caso specifico di Bourbon e Rum.
Noi come detto facciamo un salto indietro al 2016, quando arrivò la Black Butte XXVIII.
La birra.
Malti Chocolate, Midnight Wheat, Pale, Peated e Crystal, frumento, luppoli Millennium, Cascade e Tettnang, cacao, baccelli di vaniglia, scorza di arancia candita: questi gli ingredienti utilizzati per produrre una Imperial Porter (11.6%) che è stata poi invecchiata in botti di Bourbon e di Scotch. Il risultato viene poi blendato (50%) con della birra fresca.
Nel bicchiere è quasi nera, mentre la sua generosa schiuma è impeccabilmente cremosa e compatta, con un'ottima persistenza. L'aroma è pulito e piuttosto raffinato: ci convivono dolci note di bourbon, prugna, uvetta e vaniglia, arancia candita, cioccolato e forse cocco, sfumature torbate che richiamano anche il tabacco, legno. Un gran bell'inizio che trova conferme al palato, eccezione fatta per un mouthfeel un po' "debole" che non fa nessuna concessione morbida o cremosa. Poco male, perchè il gusto è forse un po' meno definito dell'aroma ma è di forte intensità: caramello, bourbon, frutta sotto spirito e vaniglia sono bilanciate da cioccolato fondente amaro, tostature e caffè. L'alcool parte un po' in sordina ma emerge con una bella progressione che sfocia in un finale molto caldo ma morbido, nel quale il bourbon avvolge tutti gli altri elementi. La bevuta è potente ma molto bilanciata, non è difficile sorseggiare un bicchiere di questa Black Butte XXVIII e farselo bastare per tutta la serata, senza fretta. Intensa e ben assemblata, piuttosto elegante, ben marcata dal passaggio in botte anche se solo il 50% del contenuto vi ci è stato sottoposto. Birra da scoprire sorso dopo sorso, chiude il suo percorso con accenni resinosi del luppolo che vanno a rafforzare le tostature e ripuliscono bene il palato: ci sono anche ricordi di scorza d'arancia. Gran bel compleanno, Deschutes!
Formato 65 cl., alc. 11.6%, imbott. 16/03/2016.
Nessun commento:
Posta un commento