Bear Republic è un brewpub aperto nel 1995 da Richard G. Norgrove; siamo a Cloverdale, nella California Settentrionale, circa 140 km a nord di San Francisco; la Sonoma County è oggi molto rinomata per la produzione di vino, ma un tempo la coltivazione più diffusa era quella del luppolo. L'ex-homebrewer Richard G. ha messo in piedi il birrificio con l'aiuto della moglie Tami, del padre Richard R. e della madre Sandy. Il sito ufficiale del birrificio, forse il più amatoriale e meno attraente tra tutti quelli americani, enfatizza proprio la componente famigliare del business: "se ci venite a trovare, vedrete Richard fare la birra, sua madre vi darà il benvenuto alla porta, suo padre ve la spillerà al bancone; sua moglie si occupa invece dell'amministrazione". Sei sono le birre prodotte tutto l'anno, alle quali vanno aggiunte cinque produzioni stagionali e uno numero abbastanza elevato di produzioni occasionali o speciali. Nel 2005, proprio in occasione del decimo compleanno, Bear Republic si aggiudica il titolo di "Small Brewing Company of the Year" al Great American Beer Festival. La Racer 5, brassata per la prima volta nel 1996, è diventata il prodotto di maggior successo del birrificio; Richard, appassionato di motori e pilota a tempo perso, sceglie il nome da una vecchia serie (1967) di cartoni animati ispirati ad un manga Giapponese, chiamata Speed Racer. In Italia fu trasmessa, con un po' di ritardo, nei primi anni '80 con il nome di Superauto Mach 5; i lettori un po' più "grandi", come chi scrive, avranno forse una lacrima di nostalgia nel ricordare questa sigla composta da I Cavalieri del Re, gruppo che in quegli anni incideva le sigle di praticamente tutti i cartoni animati che arrivavano in Italia. Ma torniamo a parlare di birra, di una gran bella birra. Viene realizzata utilizzando i classici luppoli che in America chiamano "the four C-hops": Chinook, Cascade, Columbus e Centennial, con un ceppo di lievito sviluppato dal birrificio Sierra Nevada. E' dorata, quasi color arancio velato, e forma "due dita" di schiuma bianca, fine e cremosa, molto persistente. Il naso è ottimo, molto fresco e pulito, quello che vorremmo sempre in una India Pale Ale: pungenti sentori di aghi di pino ed agrumi, arancio e mandarino, ma soprattutto tanto pompelmo. Difficile indugiare davanti a tali profumi ed in bocca questa Racer 5 non delude le aspettative, anzi, forse le supera. Pulitissimo ingresso di malto/biscotto, poi tanti agrumi (pompelmo) a richiamare l'aroma; il gusto è pungente, a tratti quasi pepato, e sfocia in un finale amaro, ricco di pompelmo con qualche nota resinosa. Il retrogusto, molto lungo ed intenso, inverte invece le parti: molta resina, qualche nota di pompelmo. Molto secca, IPA con un livello di pulizia davvero encomiabile, che permette di assaporarne in pieno tutte le sfaccettature. Correttamente carbonata, ha un corpo medio e scorre in bocca in modo superbo. L'alcool è ben nascosto; siamo ad un livello davvero molto alto, che ci costringe un po' a ricalibrare il nostro metro di apprezzamento di alcune produzioni nostrane all'interno di questa categoria stilistica. Formato: 65 cl., alc. 7%, 75+ IBU, lotto e scadenza sconosciuti, prezzo 3.24 Euro ($ 3.89).
Nessun commento:
Posta un commento