Nuovo appuntamento on il birrificio californiano The Lost Abbey, la “costola” di Port Brewing nata nel 2006 e guidata dal birraio Tomme Arthur: birre ispirate principalmente alla tradizione belga, incluse le fermentazioni spontanee e le birre acide, affinamenti ed invecchiamenti in botte. A Lost Abbey Tomme è affiancato dal birrario Mike Rodriguez, arrivato nel 2009 da Kansas City dove aveva lavorato per sei anni alla Boulevard Brewing Co.
La Red Barn Ale nasce dall’amore di Tomme Arthur verso le saison belghe, in particolare la Dupont; la sua etichetta raffigura un fienile in piena campagna, quei luoghi della Vallonia, nella regione dall'Hainaut belga, un tempo caratterizzati - come tanti altri - dal duro lavoro nei campi duranti i mesi estivi. In quel periodo non era ancora stata inventata la refrigerazione e le alte temperature non consentivano di fare la birra che, più salubre dell’acqua spesso fonte di pericolose malattie, i braccianti agricoli bevevano per dissetarsi e rinfrescarsi. I birrai/contadini belgi le preparavano allora per tempo, alla fine dell’inverno, con un grado alcolico abbastanza sostenuto (rispetto a quello che allora era considerata la norma) ed una abbondante luppolatura per consentire a queste birre di "sopravvivere" sino al termine della stagione calda.
La Saison di Lost Abbey viene biene delicatamente speziata con zenzero biologico, scorze d’arancia, pepe nero e “Grandi del Paradiso” (Pepe Melegueta); la ricetta dovrebbe inoltre comprendere malto Two-row, fiocchi di frumento e d’avena, destrosio, luppoli Phoenix e Tettnanger tedesco.
Nonostante quello che sembra dalla fotografia, si presenta di colore oro un po' pallido e leggermente velato: la bianca schiuma, molto generosa, è abbastanza compatta e pannosa, con un’ottima persistenza. Al naso spicca subito una gradevole nota pepata e speziata (lieve zenzero), seguita da quelle floreali, di pera, banana, albicocca e arancia; più in secondo piano i sentori di miele, di paglia, di erba tagliata con una leggera componente rustica e lievemente acidula data dal frumento. Il palato viene subito avvolto da una vivace e gradevole carbonazione, che aiuta a diffondere la crosta di pane, il miele d’arancia, l’albicocca e la pesca gialla; la bevuta è dolce e poi magistralmente bilanciata da un bel finale caratterizzato da un’acidità rinfrescante e da una chiusura amaricante abbastanza intensa, nella quale troviamo note erbacee, di scorza d’arancia e di erbe officinali, oltre ad una suggestione di zenzero. Il corpo è medio, e la sensazione tattile al palato non è sicuramente leggera come quella di molte saison belghe, che presentano una componente “watery” un po’ più pronunciata: la bevibilità di questa Red Barn Ale, seppur molto alta, è quindi un po’ limitata dalla sua stessa intensità. Poco male: rallentando un po’ il ritmo ci si concentra meglio e si riesce ad apprezzare il suo carattere leggermente rustico, a tratti un po’ ruvido, nel quale non viene mai a mancare un’impeccabile pulizia.
La Saison di Lost Abbey cerca di mantenere fedeltà alla tradizione europea, senza cadere nella tentazione di caratterizzarla marcatamente con qualche luppolo americano; il risultato è ben riuscito e lascia soddisfatti, tranne che per il rapporto qualità-prezzo: negli Stati Uniti la bottiglia da 75 cl. viene venduta in media 9 dollari, in Belgio una Saison di uguale formato ne costa esattamente la metà.
Formato: 75 cl., alc. 6.7%, imbott. 03/06/2014, pagata 9,89 Euro.NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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