Sono circa 200 i chilometri che separano Los Angeles da San Diego, ma se guardiamo all'offerta di birra la distanza è purtroppo quasi astrale. Tuttavia negli ultimi anni anche in quello che sembrava un deserto è apparso qualche tiepido segno di vita; stanno infatti aprendo diversi bar e ristoranti dove è possibile bere molto bene, e anche se a farla da padrone sono le birre che arrivano dalla contea di San Diego, si sta timidamente affacciando alla finestra anche qualche birrificio locale. Uno di questi è Golden Road, fondato nel 2011 da Tony Yanow e Meg Gill: molto attivo nella scena brassicola di Los Angeles, Yanow è proprietario del Tony’s Darts Away, un'interessante bar con un'ampia offerta di craft beers, ed assieme ad altri proprietari di bar fu protagonista nel 2011 dell'evento "ColLAboration", una serie di beer garden itineranti per promuovere la birra di qualità. Nel 2011 ha aperto anche il Mohawk Bend, un bar ristorante con ben 65 spine di birre Calforniane e 5 "ospiti" di altri stati americani. Meg Gill vanta invece esperienza come sales manager prima per la Oskar Blues (Colorado) e poi per Speakeasy. Come mastro birraio viene assunto Jonathan Carpenter, già assistente birraio alla Dogfish Head (leggiamo che ha anche collaborato all'apertura di Eataly New York) e con un passato in uno stabilimento del New Hampshire della Anheuser-Busch. A solamente un anno dell’apertura il birrificio ha già un’offerta abbastanza ampia: due birre prodotte tutto l’anno, due IPA stagionali, ed una decina di birre prodotte solamente per eventi o occasioni particolari. Il formato scelto per la distribuzione è principalmente la lattina, con una grafica molto ben curata. Questa Point the Way IPA viene prodotta tutto l’anno, utilizzando imprecisate varietà di luppoli del Nord-ovest Americano e della Nuova Zelanda, con un contenuto alcolico (5.2%) sensibilmente inferiore rispetto agli standard californiani. Di color rame, velato, forma nel bicchiere un “dito” scarso di schiuma, bianca e cremosa. Al naso troviamo sentori di pompelmo, erbacei, ed un insolita speziatura che ci ricorda lo zenzero, assieme a qualche note terrosa/di radice. Buona pulizia, ma molta poca California. E’ buona la sensazione al palato, invece: snella e watery quanto basta, mediamente carbonata, apre con una nota veloce di malto con note di frutta secca. Il resto del percorso è caratterizzato da pompelmo ed arancia, con un finale un po’ insolito che riporta esattamente al punto di partenza: scorza di pompelmo, radice, leggera speziatura (zenzero ?). IPA molto facile da bere e molto secca, si distacca dal cliché West Coast tutto resina/agrumi/tropicale per una nota di radice che l’attraversa trasversalmente dal capo alla coda. Discreta, non esattamente memorabile. Bonus per la splendida lattina. Formato: 47.3 cl (16 once), alc. 5.2%, lotto 16/07/2012, prezzo 1.88 Euro ($ 2.25).
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