Dalla sua fondazione, nella prima metà del 1800, la Brouwerij Van Honsebrouck è ancora nelle mani dell'omonima famiglia fondatrice, anche se è solo dal 1950, con l'arrivo di Luc Van Honsebrouck, che il birrificio assume il nome attuale. Un cambio al timone che si rivela fondamentale per il successo e per il futuro del birrificio: Luc decide di terminare la produzione di anonime lager per dedicarsi al lambic ed al kriek (a marchio St. Louis) fino a diventare, nel 1970, il secondo maggior produttore belga di geuze. Nel 1986 gli affari vanno così bene che la famiglia può permettersi lo sfizio di acquistare il castello della cittadina natia, Ingelmunster; sebbene l'edificio attuale risalga al 1700, nello stesso sito esisteva prima un'abbazia e poi, a partire dal 1400, un castello con annesso birrificio. Tre anni dopo viene lanciata sul mercato una nuova gamma di birre (Kasteel) quasi a celebrare l'acquisizione dell'imponente immobile, le cui cantine vengono ancora usate per la maturazione dei fusti: della Kasteel Tripel ne abbiamo parlato in questa occasione. Nel 2009 Xavier Van Honsebrouck prende le redini del birrificio, inaugurando la quinta generazioni di eredi del fondatore Amandus. E' invece nata nel 1980 la Brigand, lanciata per venire incontro alla crescente domanda del mercato per birre chiare e dalla forte gradazione alcolica. L'etichetta, rinnovata nel corso degli anni, non è certamente un bel biglietto da visita e fa un po' rimpiangere quella degli esordi; meglio allora versarla nel bicchiere, nel quale si presenta di color arancio pallido, leggermente velato. La schiuma è appena "sporca", fine, cremosa ed ha buona persistenza. La ricetta dovrebbe prevedere malti Pilsener e Pale Ale, frumento, luppolo Saaz (anche in dry-hopping). Al naso troviamo leggerissimi sentori floreali, frutta sotto spirito, spezie da lievito (soprattutto pepe); aroma pulito ma abbastanza "stanco" e privo di vitalità. Decisamente meglio in bocca, dove arriva con un corpo medio ed una carbonazione vivace; il gusto è dolce di biscotto, zucchero di canna, albicocca sotto spirito. Una buona secchezza porta il necessario equilibrio prima del finale abboccato, caldo, etilico, ricco di frutta sotto spirito. Parte in sordina, con un aroma spento e poco entusiasmante, ma questa Brigand si riscatta con un gusto semplice ma molto pulito e dalla buona intensità. Alcool (9%) che si tiene molto ben nascosto sino alla fine, per apparire soltanto a chiusura del percorso, regalando un bel finale caldo, morbido ed appagante. Bottiglia non in forma ottimale, che forse ha un po' patito le pene della grande distribuzione; sarebbe da riprovare, ma anche così è una discreta bevuta. Formato: 33 cl., alc. 9%, lotto BRBR0324B08:54, scad. 03/2013, prezzo 2.29 Euro.
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