mercoledì 9 novembre 2016

Bevog Who Cares Editions Freezbee Beer Vol. 3 Session IPA

Nuovo incontro con il birrificio austriaco Bevog e nuovo incontro con la sua serie “sperimentale” chiamata Who Cares Editions. Per riassumere, Bevog si trova in Austria ma "batte" bandiera slovena; stanco delle lungaggini burocratiche della madrepatria, il fondatore Vasja Golar ha attraversato il fiume Mura per lasciare la nativa Gornja Radgona e fondare il proprio birrificio in territorio austriaco a  Bad Radkersburg, a soli tre chilometri da casa. 
Bevog è stato aperto nel 2013 e nel 2014 il popolo di Ratebeer lo ha eletto tra i tre nuovi migliori birrifici al mondo confermandolo anche per il 2015 come miglior birrificio austriaco.  Il 2016 ha visto il debutto delle lattine. Tornando alla serie Who Cares Editions, si tratta di birre occasionali e/o prototipali con le quali si cerca di capire il feedback da parte di chi le beve, al fine di valutarne l'entrata in produzione stabile: il luppolo (session IPA, IPA e Double IPA) è spesso il protagonista  delle ricette. Tra queste mi era già capitata d’assaggiare qualche mese fa la Lumberjack, una IPA ben fatta e molto gradevole. Replichiamo oggi con una lattina di Freezbee Beer, una Session IPA nata lo scorso giugno 2016 come birra estiva e rapidamente entrata (se siete amanti del beer-rating) nella top 50 delle migliori Session IPA secondo Ratebeer, sito che contempla ufficialmente questa categoria: “beers marketed for their hop-dominant flavor profiles at “sessionable" levels of alcohol. While this is typically 3.2-4.6% ABV, a few have stretched the definition”. 
Arriva in una lattina etichettata come tutte le Who Cares Editions, con un personaggio che ricorda molto, troppo da vicino il Jack Skeletron (Skellington) di Nightmare Before Christmas: chissà se "who cares" è anche quello che pensano i possessori dei vari copyright dei personaggi del film prodotto da Tim Burton.

La birra
Estiva nelle intenzioni e nel colore, si presenta di un brillante dorato leggermente velato e sormontato da una compatta e cremosa testa di schiuma bianca che quasi sembra non volersene andare dal bicchiere. Naso intenso,  molto fresco e fragrante, pulitissimo; una macedonia di frutta appena tagliata che include ananas, cedro, limone, mandarino, arancia e pompelmo; è davvero difficile non portare subito le labbra al bicchiere. Il gusto mantiene le ottime premesse dell'aroma, regalando un'intensità davvero notevole per una session beer.  I malti sono lievi (crackers) e non sottraggono spazio alla festa del luppolo: un tappetino dolce di frutta tropicale (ananas, mango) sostiene il carattere agrumato di una birra che, ruffiana quanto basta, dispensa pompelmo, cedro, lime e limone senza sosta. L'intensità del finale amaro, tale da non stancare mai le papille gustative e mantenere elevato il ritmo di bevuta, si sviluppa tra note erbacee e di scorza d'agrume, pur non disdegnando qualche intermezzo terroso. Ne deriva una IPA secchissima, estremamente dissetante e rinfrescante, perfetta nel suo corpo leggero e nella sua scorrevolezza: pochi sorsi, il bicchiere è già finito e tu ne vorresti aprire almeno un altro paio di lattine. Davvero impressionante questa Freezbee Beer di Bevog: pulitissima e profumata, ruffiana, fruttata/succosa, "moderna": difficile resistere quando hai l'estate nel bicchiere. Birra molto riuscita, una delle migliori session beer del 2016: comprare subito. 
Formato: 33 cl., alc. 4.4%, scad. 26/05/2017, prezzo indicativo 3.50/4.00 Euro (beershop).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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