giovedì 17 novembre 2016

Brasseria della Fonte - Robust Porter & English Pale Ale

Ritorna sul blog la Brasseria della Fonte, ospitata per la prima volta ad inizio ottobre con ben tre produzioni. Birrificio giovanissimo, attivo dallo scorso giugno all'interno di un agriturismo con piscina e ristorante annessi che si trova a soli tre chilometri da Pienza, nella splendida cornice della Val d'Orcia. La produzione è attualmente divisa tra birre disponibili tutto l’anno (American Pale Ale, Porter, Scotch Ale e Rossa di Pienza) e  produzioni stagionali; per quel che riguarda quest’ultime, alla estiva Summer Ale ed alla settembrina Freshoops! si sono di recente aggiunte una English Pale Ale e una birra natalizia.  
Post interamente dedicato all’Inghilterra oggi, della cui tradizione brassicola Samuele Cesaroni, birraio di Brasseria della Fonte, è un grande appassionato.

Partiamo da una Robust Porter, la cui ricetta prevede malti Pale, Brown, Café, Peated, Carafa III, Whisky Light, Roasted e fiocchi d’avena; il luppolo utilizzato è il Columbus. Praticamente nera,  forma un cappello di schiuma nocciola cremoso e compatto, quasi indissolubile. L’aroma, privo di difetti, è pulito ma d’intensità piuttosto bassa: vi trovano posto tostature e caramello bruciato, accenni di cioccolato e una lieve nota torbata. Al palato ci sono un po’ troppe bollicine per  una “tranquilla” porter inglese:  il corpo è medio con una sesnsazione palatale che trova un buon compromesso tra facilità di scorrimento e una timida morbidezza conferitale dall’avena. Morbidezza che contrasta con l'interpretazione stilistica: ruvida e ricca di tostature, riporta idealmente nella Londra sporca e fumosa di fine ottocento quando le porter erano le birre più popolari. Una porter schietta, con un buon livello di pulizia e senza troppi fronzoli: un tocco di caramello bruciato e di esteri fruttati (mirtillo?) supportano l'intensità del caffè e del torrefatto, del cacao amaro. Nera di colore e nera di fatto, si lascia bere con buona facilità e chiude ovviamente nell'amaro del caffè e delle tostature con una nota luppolata a ripulire il palato: nel retrogusto, una carezza torbata.

Passiamo ora ad una English Pale Ale, stile poco frequentato non solo dai microbirrifici italiani ma anche da tutti i quelli europei, inglesi inclusi, che hanno preferito seguire i luppoli della craft beer revolution americana. La ricetta elenca malti Maris Otter e Pale, e frumento Munich, luppoli E.K. Golding ed Endeavour (entrambi anche in dry-hopping), cassonade. 
Il suo colore velato è si colloca tra il dorato ed il ramato; compatta, cremosa e dotata di un'ottima persistenza è la bianca schiuma. Il naso è pulito, delicato e fragrante (un mese circa l'età di questa bottiglia) ed ospita profumi floreali, di cereali e di biscotto; in secondo piano sentori di agrumi e un tocco di miele. La gradazione alcolica (5%) è quasi da session beer ma l'intensità è di ottimo livello: la base maltata è fragrante e ricca di cereali e di biscotto, accenni di caramello e frutta secca. Un lieve passaggio di marmellata d'agrumi introduce l'amaro finale terroso ed erbaceo, di buona intensità. Il mouthfeel è morbido: in questo contesto la sensazione palatale un po' pesante (caratteristica che avevo riscontrato in alcune delle birre bevute lo scorso ottobre) ben si sposa con la struttura della birra che risulta morbida e accomodante, ricordando con la fantasia l'atmosfera rilassata di un vecchio pub della campagna inglese. L'unico "difetto" che ci trovo è una presenza di cereale un po' troppo invadente che fa capolino più volte nel corso della bevuta, presentandosi persino nel retrogusto: nel rispetto della tradizione inglese, avrei dato maggior enfasi al carattere biscottato. Ma per il resto si tratta di una English Pale Ale molto ben fatta, pulita e bilanciata: una di quelle birre - ormai sempre meno facili da  trovare -  che ti possono accompagnare, pinta dopo pinta, durante le conversazioni di una serata intera senza reclamare nessuna attenzione, se non quella di essere bevute. 

Nel dettaglio:
Robust Porter, formato 75 cl., alc. 6.6%, IBU 52, lotto 21 2016, imbott. 24/07/2016, scad. 24/07/2018.
English Pale Ale, formato 33 cl., alc. 5%, IBU 33, lotto 35 2016, imbott. 10/10/2016, scad. 10/06/2017.

NOTA:  la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio della bottiglia in questione e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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