Nel luglio del 2008 alla Stone Brewing Company di Escondido (California) si festeggia il dodicesimo compleanno con la consueta birra celebrativa. Ma il 2008 viene anche ricordato come l'annata della grande carenza di luppolo, o Hop Shortage: il risultato fu un aumento dei prezzi dei luppoli e la difficoltà ad ottenere alcune varietà, sopratutto per quei birrifici che non avevano sottoscritto dei contratti a lungo termine con i produttori.
"Per il nostro dodicesimo anniversario scegliemmo di fare una birra scura per alcuni motivi, uno dei quali la carenza di luppolo; non ci colpì particolarmente - affermano alla Stone - ci toccò sostituire alcune varietà e chiederne ogni tanto qualcuna in prestito ad altri birrifici. Ci sembrava comunque poco carino, vista la situazione, celebrare il nostro compleanno con una bomba luppolata mentre c'erano alcuni birrifici amici che facevano i salti mortali per recuperare il luppolo necessario a produrre le loro birre. Era inoltre da un po' che pensavamo di fare una birra scura; dopo aver assaggiato il lotto pilota di una Oatmeal Stout del nostro birraio Jeremy Moynier e una Imperial Stout al cioccolato prodotta in casa dal nostro responsabile della logistica Jake Ratzke, decidemmo di mettere assieme le due cose e realizzare la nostra 12th Anniversary Bitter Chocolate Oatmeal Stout". La ricetta prevede l'utilizzo delle varietà di luppolo Ahtanum, Summit, Willamette e Galena ma sono ovviamente i malti, in questa birra, a guidare le danze.
Nel 2016 Stone ha festeggiato il suo ventesimo compleanno e, per l'occasione, sono state riprodotte alcune birre che in passato erano state commercializzate solamente in un'occasione; parliamo quindi di alcune Anniversary Ales e anche di un paio di Vertical Epic Ales. Ricetta e serigrafie delle bottiglie, giurano alla Stone, sono identiche a quelle originali.
La birra.
Assolutamente nera nel bicchiere, la replica del dodicesimo compleanno di Stone forma un cremoso e compatto cappello di schiuma color cappuccino che ha un'ottima persistenza. L'aroma è un ricco e ben riuscito assemblaggio di cioccolato, caffè ed orzo tostato mentre in secondo piano si scorgono note di fruit cake, alcool, liquirizia e cenere. La sensazione palatale è morbida, quasi cremosa ma forse leggermente carente di corpo per una birra dal contenuto alcolico del 9.2%: ne guadagna la scorrevolezza, agevolata dalle bollicine che si mantengono a livelli medio-bassi. Il gusto segue quasi fedelmente l'aroma: non c'è una grossa complessità ma quello che c'è è molto ben disposto. Caffè, cioccolato amaro e tostature guidano la bevuta supportate da un tocco di caramello bruciato; la presenza alcolica è quella giusta, non disturba ma fa comunque sentire la sua presenza ed il suo calore per tutta la bevuta. C'è pulizia ed eleganza nelle tostature, la chiusura è abbastanza secca e prepara il palato al retrogusto caldo ed etilico nel quale s'incontrano per l'ultima volta caffè, cioccolato e tostature; in sottofondo, un'accenno di anice.
Imperial Stout semplice nella sua impostazione, bilanciata nel suo essere amara, ben eseguita e molto soddisfacente, anche se un po' avara di emozioni: è comunque questo il livello di Stone che vorrei sempre trovare nel bicchiere e che per il momento nella filiale di Berlino non sono ancora riusciti a replicare, almeno per quel che riguarda le lattine.
Formato: 65 cl., alc. 9.2%, IBU 55, imbott. 15/01/2016, prezzo indicativo 14.00/16.00 Euro (beershop, Italia).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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