Eccoci ad un altro appuntamento con la rubrica "Dalla Cantina" dedicata al vintage, alle birre che hanno superato la loro data di scadenza, a quelle dimenticate in cantina... appunto. Ancora una volta il protagonista è il birrificio belga De Struise, con un altra delle loro robuste Belgian Strong Dark Ales che ben si prestano ad essere conservate per molti anni.
Outblack è una collaborazione datata 2011 con la beerfirm americana Stillwater Artisanal Ales: da notare che a quel tempo anche gli Struise erano una beerfim che produceva presso gli impianti della Deca di Woesten Vleteren. I lavori di ristrutturazione dei locali di una scuola di Oostvleteren a pochi chilometri dall'abbazia di St. Sixtus/Westvleteren stavano per essere terminati e gli impianti produttivi di proprietà stavano per essere finalmente messi in funzione.
A fine 2010 Urbain Coutteau, Carlo Grootaert e l'americano Brian Strumke si recano alla Deca per produrre la Outblack: come l'etichetta riporta, "ci sono voluti 29 giorni per sviluppare la ricetta, 12 ore per realizzarla, 44 minuti per assaggiare questo gioiello e 2.8 secondi per vedere un sorriso apparire sui nostri volti". La Outblack viene descritta commercialmente come "una Belgian Strong Ale sposata ad uno stile giovane ma molto potente, le Black IPA": difficile dire a cinque anni dalla messa in bottiglia se fosse effettivamente quello il risultato ottenuto. Il giorno successivo della cotta Strumke rimase alla Deca a realizzare la propria strong ale Jaded.
La birra.
Non ci sono molte notizie sugli ingredienti utilizzati: in aggiunta a luppolo e malti, l'etichetta cita anche avena, frumento e segale. Nel bicchiere si presenta di color ebano scuro, opaco: forma un discreto cappello di schiuma nocciola cremoso e compatto, dalla buona persistenza. Al naso l'intensità è buona, con un apporto molto positivo dato dal passare del tempo: netti i profumi di vino liquoroso, di porto, liquirizia, uvetta e prugne disidratate, zucchero candido, cuoio/pelle. Con un corpo tra il medio ed il pieno, al palato è morbida ed avvolgente, oleosa, con una carbonazione media. La ricchezza del gusto ricorda in alcuni tratti la Pannepot degli Struise: biscotto, zucchero candito, liquirizia, prugna e uvetta, caramello brunito. Il risultato è simile a quello di un vino liquoroso che scalda ma si sorseggia senza grosse difficoltà; la bevuta dolce è bilanciata da un sorprendente finale quasi rinfrescante, con la generosa luppolatura (di un tempo) che ancora ripulisce bene il palato con una nota amaricante che ricorda il rabarbaro e la china, e il pensiero vola in direzione del barolo chinato.
La Outblack ha retto piuttosto bene ai cinque anni di cantina virando positivamente nel territorio del vino marsalato e fortificato; gli aspetti negativi dovuti all'età (cartone bagnato, salsa di soia al naso) sono davvero ridotti ai minimi termini e quasi impercettibili. Il risultato è una birra avvolgente e calda, pulita e potente, solida, perfetta da gustare in tutta tranquillità dopocena.
Fomato: 33 cl. alc. 10%, lotto 01/01/2011, scad. 01/02/2016, pagata 4.60 Euro.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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