Il birrificio di Brussels non poteva che dedicare la propria birra natalizia alla propria città ed al fiume che, prima di essere ricoperto, l’attraversava. La Senna, ovvero Zinne, già protagonista di una delle birre con le quali la Brasserie de La Senne debuttò alla fine del 2010 nei locali di Chaussée de Gand 565, proprio dietro al cimitero di Molenbeek.
Nel diciannovesimo secolo la capitale belga contava più di 100 birrifici attivi dei quali l’unico sopravvissuto è Cantillon: Bernard Leboucq (già proprietario di un birrificio a Sint-Pieters) e Yvan De Baets si mettono insieme nel 2005 con il progetto di inaugurare l’anno successivo un nuovo birrificio a Brussels. La burocrazia e qualche disavventura ne hanno ritardato l’apertura di quattro anni, ma nel frattempo De la Senne ha operato come beerfirm producendo presso gli impianti di De Ranke, dove De Baets ha fatto apprendistato, e della Brasserie Thiriez in Francia.
Torniamo al fiume Zinne, dal quale deriva la parola “zinneke” con la quale si indicavano tutti quei cani meticci che popolavano un tempo le rive del fiume; agli “zinneke” è anche dedicata una statua, a simboleggiare il carattere multiculturale di Brussels. Oggi invece con “zinneke” vengono definiti quei giovani che hanno un genitore di lingua fiamminga ed uno di lingua francese. Da Zinne e da Zinneke naque così la birra Zinnebir, una Belgian Ale dedicata ai giovani di Brussels alla quale dopo qualche anno s’è affiancata nel periodo delle feste la Zinnebir X-Mas; una birra invernale dal tenore alcolico inizialmente contenuto (6.5%) e vicino a quello della sorella bionda che è progressivamente aumentato ad ogni inverno per arrivare agli 8.5% attuali. Una scelta che mi trova sinceramente d’accordo: in una birra natalizia ci voglio sentire calore, e le Zinnebir X-Mas bevute qualche anno fa mi avevano sempre lasciato piuttosto freddino.
Per il Natale 2016 la Brasserie de La Senne cambia il nome della Zinnebir X-Mas in Winter Mess; ma, garantiscono da Brussels, la ricetta è rimasta identica. Il suo colore è un ambrato opaco, con intense venature rossastre ed un cremoso e compatto cappello di schiuma color crema dalla buona persistenza. Al naso troviamo frutta secca, zucchero candito, biscotto, prugna ed una delicatissima speziatura donata dal lievito in un contesto pulito e dalla buona eleganza. La scorrevolezza e la facilità di bevuta che sono un po' il marchio di fabbrica De la Senne si applicano con le dovute proporzioni anche alla loro robusta Strong Ale invernale: con biscotto, caramello, frutta secca e una delicata speziatura il gusto ripercorre i passi dell'aroma. Uvetta e prugna contribuiscono al suo profilo dolce che è tuttavia ben bilanciato da una grande attenuazione che si porta dietro anche un pelino d'astringenza; nel finale si vira in territorio amaro, con frutta secca ed un bel terroso che relegano in un angolo accenni di tostatura. L'alcool, morbido ed educato, riscalda sopratutto il retrogusto dolce districandosi tra la frutta sotto spirito ed il caramello. Pulita, ben fatta, con quella relativa semplicità e fruibilità che caratterizzano quasi tutte le produzioni del birrificio di Brussels. Le emozioni non abbondano in una birra un po' scolastica che tuttavia si lascia bere con buona soddisfazione.
Formato: 3 cl., alc. 8.5%, imbott. 31/08/2016, scad. 31/08/2017, prezzo indicativo 4.00 - 4.50 Eur (beershop)
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio della bottiglia in questione e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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