Proseguiamo con le bevute natalizie 2016 rientrando in Italia e precisamente in quel di Montale, frazione piacentina che ha visto la nascita nel 2008 del Birrificio La Buttiga (la bottega, in dialetto locale) in una vecchia stalla ristrutturata all’interno di una corte cinquecentesca. Lo fondò il birraio Matteo Bocedi assieme alla moglie Isabella Pattarini a coronamento di una lunga esperienza di homebrewing.
Nell’estate del 2011 Bocedi ha ceduto la proprietà ad un gruppo di amici-soci nonché affezionati clienti: Stefano Pozzi, Luca Basellini, Nicola Maggi e Isacco Mezzadri. A loro il compito di dar continuità alla gestione precedente e di intraprendere un graduale percorso di crescita; per quel che riguarda il primo punto vengono tutt’ora prodotte tre delle quattro birre con le quali il birrificio aveva debuttato otto anni fa: Polka (Blonde Ale), Borgata (Bitter, e Sophia (Sweet Stout), quest’ultima una dedica alla figlia del fondatore Bocedi, alle quali vanno aggiunte anche SognoDoro (American Pale Ale) e Bon Nadal (Stong Ale).
Il debutto della “nuova Buttiga” avviene nel novembre del 2011: c’è il restyling delle etichette ma viene mantenuto il logo del toro, a testimonianza del fatto che il birrificio si trova dove un tempo vi era una stalla. Alle birre storiche ne vengono progressivamente affiancate altre come la Psycho IPA (terza classificata nella propria categoria a Birra dell’Anno 2014), la Pils In Love, la Always Standing (Blanche), la Truffa (aromatizzata al tartufo) e il barley wine invecchiato in botti ex-porto La Poderosa.
La nuova proprietà ha spinto l’acceleratore sul marketing promuovendo le birre con eventi e serate, aumentandone la distribuzione; l’impianto originale da 2,5 ettolitri si è rivelato presto insufficiente ed è stato sostituito con uno da 12, il cui “pensionamento” dovrebbe essere ormai imminente con l’inaugurazione già annunciata della nuova sede produttiva: il futuro parla anche di birre acide e di ulteriori invecchiamenti in botte.
Restiamo in atmosfera natalizia con una bottiglia di Bon Nadal, definita dal birrificio una “Italian Winter Ale che rievoca l'atmosfera delle serate invernali; da sorseggiare davanti al fuoco in compagnia, prima di fare l'amore tutti insieme”. L’etichetta elenca una ricca speziatura che include cannella, zenzero, coriandolo, noce moscata, chiodi di garofano e buccia d’arancia, mentre il suo aspetto è di colore ambrato con riflessi ramati, leggermente velato; perfetta la schiuma, fine è compatta, molto cremosa, dall’ottima persistenza. Le spezie non si nascondono e caratterizzano l’aroma in toto: la freschezza dello zenzero viene accompagnata da noce moscata, cannella e chiodo di garofano. In un contesto molto pulito, si fa appena in tempo a scorgere qualche ricordo di arancia candita: il resto è spezie. Al palato arriva vivace, spinta da una sostenuta carbonazione e da un corpo medio che le permette di scorrere senza impedimenti nonostante un contenuto alcolico (9%) di tutto rispetto che viene tenuto sotto controllo. Il gusto parla di biscotto speziato (Speculoos) e pan d'epices al miele mentre le spezie sono meno dominanti rispetto all’aroma ma comunque protagoniste; la bevuta, dolce di miele e di canditi, risulta abbastanza attenuata con l’effetto leggermente rinfrescante di zenzero e noce moscata. E’ un attimo di pausa che precede la conclusione, lunga e dolce, morbidamente calda, di frutta sotto spirito.
La Bon Nadal porta nel bicchiere un Natale molto speziato, che di fatto mette in ombra l’espressività del lievito: la birra è pulita e ben fatta ma – in una bottiglia di qualche mese - le spezie sono protagoniste in lungo e in largo. Tenetelo a mente se la volete mettere nella vostra lista della spesa natalizia.
Formato: 33 cl., alc. 9%. IBU 26, lotto 18 61 ?, scad, 10/04/2019, prezzo indicativo 4.50/5.00 Euro (beershop).NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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