Diamo il benvenuto sul blog anche al birrificio americano Perennial Artisan Ales, aperto a St Louis (Missouri) da Phil ed Emily Wymore nell’autunno del 2011.Senza nessuna esperienza di homebrewing, Phil ha iniziato la propria carriera come assistente birraio alla Grindstone Brewing Co. di Columbia (Missouri), la città in cui aveva terminato i propri studi di antropologia: “a quel tempo lavoravo come cuoco in un sushi bar e uno dei clienti mi offrì di andare a lavorare nella cucina del suo brewpub. L’idea di continuare in cucina non mi eccitava – dirà – e rimasi folgorato alla vista dell’impianto del brewpub. Non conoscevo la birra, sapevo solo che mi piacevano le Pale Ales ma parlai con il birraio e riuscii a convincerlo ad assumermi come assistente.”
La chiusura del brewpub Grindstone lo lascia senza lavoro e lo spinge ad inviare curriculum a quasi tutti i birrifici presenti nel Midwest; nel 2006 risponde all’appello la Goose Island di Chicago, nell’anno in cui Anheuser-Busch iniziava la scalata completata nel 2011 rilevando il 40% della proprietà che era detenuta dalla Widmer Brothers Brewing. Nei tre anni trascorsi a Chicago, oltre a frequentare il Siebel Institute, Phil arriva ad occupare il ruolo di “cellar manager” per poi trasferirsi a lavorare come “head brewer” alla Half Acre. Wymore, che ha già in testa di mettersi in proprio, impara a vivere la realtà quotidiana di un birrificio di piccole dimensioni aperto da poco (2007) assimilando quante più informazioni possibili. Il suo è un passaggio temporaneo che dura poco più di un anno, perché nel 2010, a 33 anni, ritorna nel Missouri per lavorare al suo progetto Perennial Artisan Ales (qui le prime foto) che trova casa all’interno di uno edificio in mattoni dove un tempo veniva imbottigliata la Coca Cola, nel sobborgo South Carondelet di St Louis.
Milletrecento metri quadri di superficie, impianto da 8 barili con l’intento dichiarato di diventare “un birrificio per geeks. Vogliamo fare birre per le quali la gente si entusiasmi. Non vogliamo essere il dodicesimo birrificio di St Louis che produce una Pale Ale”. I fatti gli danno parzialmente ragione: nonostante l’intento di realizzare birre “per geeks”, è la belgian ale Southside Blonde a balzare in cima alle vendite, una session-beer fatta su richiesta di sua moglie che voleva invece una birra semplice che potesse avvicinare anche nuove persone alla craft beer.
Perennial debutta con Hommel Bier (dry-hopped Belgian Pale Ale), Strawberry Rhubarb Tart (una Witbier con fragole, coriandolo e rabarbaro), Saison de Lis e il potente Wheat Wine (10%) chiamato Heart of Gold.
Impossibile terminare senza parlare di “Side Project”, interessantissima beer-firm ora indipendente ma nata come “costola” di Perennial. Corrisponde al nome di Cory King, birraio sin dai primi giorni di Perennial che fondò questa “100% barrel-aged” beerfirm producendo le proprie ricette sugli impianti di Perennial e mettendole poi ad invecchiare in botti. Wymore e King hanno collaborato senza segreti a questo progetto, aiutandosi a vicenda nel migliorare la tecnica degli invecchiamenti in botte; a partire dallo scorso gennaio 2016 King ha lasciato definitivamente Perennial anche se continua a produrre sui suoi impianti, in attesa di rendere operativo il proprio birrificio.
Saison de Lis, ovvero la Saison del giglio; non è tuttavia questo il fiore utilizzato in una ricetta che prevede in realtà fiori di camomilla. Nel bicchiere è solare, di colore arancio opaco con riflessi dorati; forma una generosa e cremosa testa di schiuma bianca, compatta e dalla buona persistenza. Al naso camomilla ma anche altri fiori bianchi, arancia, pepe e un bel carattere rustico che richiama la paglia, il frumento: semplicità, pulizia ed eleganza, elementi fondamentali per coniugare la bella espressività del lievito con i profumi floreali. Il mouthfeel è perfetto: Saison leggera, vivacemente carbonata, secca e scorrevolissima. Pane, crackers e miele millefiori anticipano un delicato fruttato che richiama l'arancia e qualche lieve nota di banana. I fiori ritorna anche in bocca, il lievito dona una delicata speziatura ed una percepibile nota rustica: si chiude con una grande attenuazione ed un finale delicatamente amaro nel quale convivono in equilibrio note terrose e scorza d'agrumi. Perfettamente bilanciata, una lieve acidità la tende rinfrescante e dissetante; l'intensità è direttamente proporzionale alla facilità di bevuta. Una Saison davvero ben fatta, nella quale eleganza e carattere rustico coesistono a livelli alti.
Formato: 75 cl., alc. 5%, IBU 20, lotto e scadenza non riportati, prezzo indicativo in Europa 10.00/15.00 Euro (beershop).
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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