Dopo oltre due anni dalla prima bevuta, ritorniamo a parlare della Chouffe Houblon Dobbelen IPA Tripel, che incontrammo per la prima volta a Febbraio del 2011. La troviamo questa volta in una bottiglia da 33 cl. dalla simpatica etichetta che raffigura lo gnomo d'Achouffe in un luppoleto. La bottiglia da 75 cl. bevuta in precedenza era invece serigrafata. Una birra che nasce in Belgio per cercare un punto d'incontro tra una classica tripel e le generose luppolature delle IPA americane. L'elevata gradazione alcolica (9%) la rende poi una "doppia IPA". Tre i luppoli utilizzati, se non erriamo due americani (Amarillo e Tomahawk) ed uno europeo (Saaz). Purtroppo in questa bottiglia (supermercato), l'aroma va cercato quasi con il lanternino: luppoli stanchi, sentori di cereali, un leggerissimo ricordo di agrumi/lime e null'altro. Il "cadavere" si risolleva in bocca, con un leggero imbocco di pane seguito da una parte centrale fruttata con arancio, lime e pesca, dolce, leggermente sciropposa. L'amaro si fa attendere qualche istante ma arriva netto, ricco di scorza di lime (quasi saponoso) con qualche nota erbacea e di mandarino secco. Birra molto asciutta e con l'alcool molto ben nascosto, scende con buona facilità: è vivacemente carbonara ed ha un corpo medio-pieno. Bottiglia in stato preoccupante, leggiamo e ricordiamo allora con un po' di nostalgia quello che avevamo scritto due anni fa, Formato: 33 cl., alc. 9%, IBU 59, lotto 3021 0036, scad. 05/2015, pagata 3.15 Euro (supermercato, Italia).
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