lunedì 16 febbraio 2015

Poretti 8 Luppoli Saison Chiara

Fa ancora discutere lo spot pubblicitario Budweiser trasmesso durante la finale del Superbowl USA 2015, nel quale la multinazionale si prendeva gioco (con un po’ di ragione, in verità) di alcuni atteggiamenti dei beergeeks, più interessati a dissezionare il contenuto del bicchiere piuttosto che a berlo.  Al di là della provocazione mediatica, è indubbio che nel corso degli anni la cosiddetta “birra artigianale” ha guadagnato fette di mercato a scapito dei prodotti industriali, negli USA più che altrove, costringendo le multinazionali e fare i conti con un “competitor” che fino a pochi anni era stato semplicemente ignorato. 
In Italia la situazione è alquanto diversa, con la fetta di mercato conquistata dalla “birra artigianale” che è ancora molto, molto piccola; contrariamente a quanto avvenuto negli Stati Uniti, i pesci grossi non hanno ancora iniziato a mangiare (acquistare) quelli “piccoli”,  accontentandosi per il momento di introdurre alcuni prodotti di fascia “premium” che emulano le birre artigianali (vedi le ultime specialità regionali di Birra Moretti) o destinati alla ristorazione. 
A luglio 2012 vi parlavo della Poretti 7 Luppoli  che con quella parola “Cascade” in etichetta, sconosciuta dalla maggior parte dei consumatori abituali di birra e nota solo ad una piccola cerchia di appassionati, rappresentava una piccola svolta. A qualche anno di distanza il marchio Poretti (di proprietà della multinazionale Carlsberg, lo ricordo) ci riprova, aumentando il numero: nasce la Poretti 8 Luppoli Saison Chiara. Di nuovo una parola (Saison) che ha significato solo per un bevitore un po’ “evoluto”,  seguita subito da un aggettivo (“chiara”) pleonastico ma rassicurante per chi la birra l’ha sempre acquistata sugli scaffali del supermercato in base al colore: definire una Saison chiara è  un’informazione assolutamente superflua per chi sa cosa è una Saison.
Tra pochi mesi a Milano sarà di scena l’Expo 2015: Birra Poretti (sic!) è stata scelta birra ufficiale di Padiglione Italia, in quanto assegnataria ufficiale della Piazzetta Tematica “Birra”.  In vista di questo evento, Alberto Frausin Amministratore Delegato di Carlsberg Italia ha già annunciato  che sono in preparazione una Poretti 9 e la 10 Luppoli, oltre ad una birra “champagne” creata appositamente per l’Expo che sarà presumibilmente chiamata “10 e lode” (a Notaresco saranno molto contenti per il nome originale). Se tutto questo non vi basta, sappiate che Birra Moretti  (gruppo Heineken)  è già stato nominato Official Beer Partner di Expo 2015,  all’insegna della valorizzazione della cultura alimentare italiana grazie a quei valori che dal 1859, fanno parte integrante del DNA di Birra Moretti: italianità, genuinità e qualità “sostenibili”.  Sapevatelo.   
E questa 8 Luppoli Saison Chiara ? Chiara lo è, leggermente velata, di colore dorato un po’ pallido: bene la schiuma, compatta e cremosa, bianca, molto persistente. L’aroma è abbastanza pulito ma non particolarmente intenso: sentori di arancia (scorza) e di cereali, lieve presenza di banana e di fiori secchi, una spolveratina di coriandolo tra le spezie. In bocca arriva molto leggera, ma per essere una saison ci sono troppo poche bollicine: la bevuta non è particolarmente vivace, sebbene facile, e la birra risulta un po’ slegata in alcuni passaggi. Il gusto è abbastanza coerente con i profumi: mollica di pane e tanto arancio, qualche lieve nota di banana, pesca, miele e coriandolo: il finale è corto e  leggermente amaro, non proprio elegantissimo, con note erbacee e di scorza d’arancio e con una leggerissima (ma perdonabile) impressione di gomma bruciata. 
E’ assolutamente priva di quel carattere rustico che sempre vorrei (dovrei!) trovare in una Saison, le birre che venivano prodotte dai contadini dell’Hainaut belga prima dell’arrivo dei mesi caldi, nei quali era impossibile birrificare, per essere bevute in estate durante il duro lavoro nei campi; erano una bevanda “corroborante” e senz’altro più salubre dell’acqua che a quel tempo era spesso era infetta e pericolosa da bere. 
Questa 8 Luppoli Saison Chiara è invece piuttosto simile ad una wit/blanche, una birra “docile”, rinfrescante e facile da bere, dolce e non molto secca, caratterizzata da tanta arancia e lieve coriandolo: non è particolarmente fragrante e neppure vivace, ma è pulita ed esibisce una discreta intensità, elemento da non dare per scontato quando si parla di birre industriali, che spesso risultano piuttosto annacquate e scialbe. La sufficienza la conquista, ma il suo prezzo (5.90 Eur per 75 cl.) non mi fa venire molta voglia di ricomprarla: a quel livello e dintorni, in molti supermercati, si trova con un po’ di fortuna il Belgio “originale”. 
Formato: 75 cl., alc. 6%, lotto LJ14324L, scad. 11/2015, pagata 5.90 Euro (supermercato, Italia).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

2 commenti:

  1. Sì.. costasse più o meno la metà potrebbe diventare una discreta birra da "battaglia", quando vuoi bere qualcosa di decente in compagnia senza spendere troppo.

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  2. 1.99 al Tosano. Un prodotto. Schiuma bianca persistente. Miele e agrumi.non è robusta. Ma non una birra da pomeriggio estivo.

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