sabato 28 febbraio 2015

To Øl Fall of Man

Nuovo appuntamento con la beerfirm danese To Øl, ovvero Tobias Emil Jensen e Tore Gynther, allievi al liceo di Mikkel Borg Bjergsø, alias Mikkeller, che a quel tempo lavorava ancora come insegnante. Nel 2010 i due ragazzi danesi hanno deciso di seguire le orme del loro maestro, mettendo in piedi la loro beerfirm ed una partnership commerciale - con Mikkeller - dalle molteplici implicazioni.
Difficile pensare a dei nomi interessanti per le proprie birre, quando se ne producono a centinaia ed ogni anno si sfornano diverse novità; Fall of Man, "la caduta dell'uomo" è quello scelto per una massiccia Imperial Porter prodotta con caffè, cacao e vaniglia. Se qualcuno ancora fosse convinto che ci sia differenza tra Imperial Porter ed Imperial Stout, provi a bere questa birra e si toglierà anche l'ultimo dubbio.
L'etichetta a pelle di serpente disegnata dal fido Kasper Ledet dà un'indicazione abbastanza chiara su cosa ci sia dietro dal nome di questa birra: il riferimento alla biblica "caduta dell'uomo",  al serpente tentatore, che convince Eva a cibarsi del frutto proibito insinuando che lei ed Adamo meritavano di più del giardino dell'Eden: dovevano aspirare ad essere degli dei.
Facciamo piuttosto "cadere" la birra nel bicchiere: splendida, assolutamente nera, con una bella testa di schiuma beige, compatta e cremosa, molto persistente. 
Al naso troviamo caffè, cioccolato amaro, fruit cake e caffè in grani; in secondo piano sentori di cenere, liquirizia e vaniglia, alcool. Bene la pulizia, buona l'intensità, ottima la sensazione palatale, quella che vorrei sempre trovare in una Imperial Stout/porter: corpo pieno, poche bollicine, birra cremosa, vellutata e morbida, avvolgente. Il gusto è dominato dal caffè e dal torrefatto, con qualche "interferenza" di liquirizia, cioccolato e, in tono ancora minore, di vaniglia; c'è anche una leggera nota salmastra. Il finale è lunghissimo ed amaro di caffè, tostature e liquirizia, ma la pulizia non è tuttavia impeccabile. L'alcool (11.4%) si sente adeguatamente, dispensando un discreto calore - soprattutto nel retrogusto -  che non va mai sopra le righe; Fall Of Man è una Imperial Porter/Stout da sorseggiare lentamente in tutta tranquillità, per concludere la giornata con buona soddisfazione. La sua qualità migliore rimane senza dubbio il mouthfeel, quasi lussurioso; per il resto soffre un po' del "marchio di fabbrica" De Proef: birre ben fatte, (quasi) senza difetti, piacevoli da bere ma un po' carenti di anima. 
Formato: 33 cl., alc. 11.4%, lotto L1, scad. 15/04/2024, pagata 5.00 Euro (beershop, Italia).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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