A gennaio 2010 la Brasserie Dupont, non particolarmente avvezza a sfornare novità, annuncia l'arrivo della Saison Dupont Cuvée Dry Hopping: in aprile ne vengono realizzati 250 fusti e circa 500 bottiglie (magnum) che destinate esclusivamente al mercato domestico, ai migliori clienti.
L'esperimento ha successo e viene ripetuto ogni anno, in quantità sempre maggiore, consentendone anche a partire dal 2013, l'esportazione nel mercato che la richiedeva a gran voce, quello statunitense.
Il dry hopping avviene con i fiori di luppolo (no pellets) che ogni anno vengono selezionati dal birraio Olivier Dedeycker; nel 2013 fu utilizzato l'alsaziano Triskel, mentre nel 2014 è stata la volta del Challenger, coltivato in Belgio.
A dirla tutta, quella che sembra una novità non è però altro che un ritorno al passato; come riporta infatti Yvan de Baets nel suo saggio sulle Saison contenuto nel libro Farmhouse Ales, Culture and Craftmanship in the Belgian Tradition, la Saison Dupont "normale" sino al 1960 veniva dry-hoppata.
La voglia di assaggiarla era tanta, purtroppo sono riuscito a recuperare un po' in ritardo la versione 2014, che è "uscita" più o meno un anno fa: e dodici mesi di vita in bottiglia non sono esattamente il massimo per apprezzare gli effetti del dry-hopping; l'etichetta è quella a "scacchi" gialli e bianchi che viene normalmente utilizzata per la Saison Dupont esportata negli Stati Uniti.
Si presenta di colore dorato, velato, con una generosissima testa di schiuma bianca, pannosa, molto persistente. Il naso è leggermente speziato e floreale, con sentori di crosta di pane, erba tagliata di fresco, scorza d'agrumi, arancio, paglia e fiori secchi; molto pulito, è discretamente intenso ma manca di quel "marchio di fabbrica " della Saison Dupont classica, ovvero il formaggio brie.
Corpo medio-leggero in bocca, molto vivacemente carbonata (forse un pelino troppo, anche per una Saison), "bevibilità assassina" tipica della Dupont. Al palato pane e crackers, polpa d'arancio un tocco di miele e di pesca; gradevolmente rustica e impeccabilmente bilanciata con una leggera acidità, ha un finale amaro, erbaceo, leggermente "zesty" e speziato, terroso.
In tutto e per tutto una Saison Dupont, questa Cuvée Dry Hopping è una leggera (ma non proprio necessaria) variazione di una birra pressoché perfetta di suo; apprezzabile solo in piccola parte il dry-hopping di Challenger dopo (purtroppo) un anno di bottiglia, con un lieve carattere erbaceo/speziato che personalmente mi ha ricordato alla lontana quello di un luppolo "nobile".
Formato: 37.5 cl., alc. 6.5%, lotto 14043C, scad. 03/2017, pagata 3.34 Euro.
NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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