Ho incontrato per la prima volta BraufactuM nel 2011, forse uno dei pionieri, in Germania, nel settore della cosiddetta “craft bier”. Non si tratta di un birrificio vero e proprio, ma di un “marchio” che ha spalle molto robuste, ovvero quello del gruppo Oetker e della sua divisione dedicata alla birra, ovvero il gruppo Radeberger, acquistato nel 2004 e proprietario a sua volta di una ottantina di marchi locali ed internazionali. Molto poco artigianale, insomma.
Ispirata dalla Craft Beer Revolution americana, BraufactuM ha avviato un’attività di importazione di birre dall’estero (USA, Belgio, Italia) e la creazione di ricette proprie, realizzate da diversi birrai in diversi birrifici tedeschi non precisati, e spesso ispirate proprio da quanto avviene negli Stati Uniti. Non è un mistero che i consumi di birra in Germania siano in calo e di conseguenza anche i profitti di chi produce; bisogna quindi inventarsi qualcosa di nuovo, e questo “qualcosa”, in Germania, significava introdurre un’idea di birra non più come semplice “nutrimento” ma come una valida alternativa al vino, un prodotto gourmet da abbinare al (buon) cibo che potesse assicurare maggiori margini economici. Una prodotto di nicchia, che non s'indirizza certamente al bevitore "medio" o di fascia anagrafica alta, ma a quello giovane, a quello che ordina spesso vino, a chi abita nelle grandi città piuttosto che nei paesini.
Il marchio Braufactum viene lanciato nel 2010, in un anno che si può forse considerare quello in cui in Germania iniziano ad arrivare sul mercato le prime American IPA prodotte da birrifici come Camba Bavaria e Braustelle; prendo questo stile come parametro perché le A-IPA sono le birre che hanno accompagnato la nascita della birra "artigianale" in quasi tutti i paesi europei. BraufactuM fiuta il potenziale mercato abbastanza presto, arrivando già nel 2011 con una distribuzione nei supermercati attraverso dei frigoriferi personalizzati e dedicati. Accanto a IPA ed APA, Braufactum propone le costose importazioni straniere ed anche le proprie produzioni più tradizionali: resta da verificare quanti tedeschi siano disposi a pagare, per quanto buona che sia, oltre dieci euro al litro una Schwarzbier o una Marzen che normalmente ne costa ampiamente meno di due.
I modello di Braufactum ha evidentemente avuto un po' di successo visto che alcuni birrifici tedeschi (Riegele, Schonramer, Pyraser, giusto per fare qualche nome) hanno cominciato a produrre birre speciali (IPA, Imperial Stout, Doppelbock) nell'inusuale formato da 75 cl. a prezzi molto poco tedeschi.
Dall'ampia gamma BraufactuM ecco Palor, un'American Pale Ale prodotta con malti Pale Ale, Pilsner e Caramel; i luppoli sono il classico Cascade ed il tedesco Polaris, una varietà commercializzata a partire dal 2012 e che dovrebbe, anche secondo le note gustative riportate in etichetta, portare in dote caratteristiche che ricordano la menta. La bottiglia ha l'insolito formato, per l'Europa, da 355 millilitri; il colore è un classico dorato, velato, con cappello di schiuma biancastra, compatta, cremosa e dalla buona persistenza. Al naso, pulito ma non particolarmente intenso o fragrante, emergono sentori floreali (camomilla), di miele, frutta tropicale (mango, papaya), marmellata d'arancia e di cereali. Benissimo invece la sensazione palatale: corpo medio-leggero, equilibrio pressoché perfetto tra morbidezza e scorrevolezza, carbonazione medio-bassa. Il gusto ricalca in toto l'aroma, compresa la discreta pulizia e la fragranza non eccelsa: crosta di pane, miele, cereali, pesca, pompelmo, arancia; nel finale la bocca rimane però un po' imburrata, ed il finale amaricante (erbaceo, pompelmo) non riesce del tutto a ripulirla. E' dotata di una facilità di bevuta sorprendente che fa evaporare il bicchiere in pochissimi minuti, e di un equilibrio che richiama lo stereotipo del rigore e della perfezione tedesca: impeccabile, quasi "noioso". Il risultato è quello di una birra accademica che però non risulta molto fresca e fragrante; ma questo potrebbe essere soltanto un problema dovuto allo scorrere del tempo. Della menta che il luppolo utilizzato (Polaris) avrebbe dovuto portare in dote, sinceramente non ne ho avvertito traccia.
Il birrificio la consiglia in abbinamento con: würstel bianchi, costaiole di maiale, spaghetti al pesto, saltimbocca alla romana, bistecca in salsa verde, insalata al pesto.
Formato: 35.5 cl., alc. 5.2%, scad. 30/04/2015, pagata 2.74 Euro (supermercato, Germania)
Nessun commento:
Posta un commento