Lambrate, birrificio in Milano e, nonostante gli ultimi arrivati, “IL” birrificio di Milano, nonché uno dei pionieri della birra artigianale italiana, avendo aperto le porte nel 1996. Non poteva quindi mancare un tributo a Sant'Ambrogio, patrono della città che viene festeggiato ogni anno il sette di dicembre. La tipologia scelta è una Belgian Strong Ale, con la licenza stilistica di utilizzare luppoli neozelandesi: nel 2011 il birrificio dichiarava che era la sua birra più venduta chissà se è ancora così.
All’aspetto è quasi limpida, di color oro antico con qualche sfumatura ramata; la schiuma è fine e compatta, cremosa, ed ha una buona persistenza. Il naso non è particolarmente pronunciato, anche se pulito: domina il dolce, quasi zuccherino, con sentori di biscotto, miele, frutta candita, polpa d’arancio, pesca, qualche suggestione di frutta tropicale. Al palato è gradevole e morbida, con corpo medio, ma paga un po’ l’assenza di bollicine, presenti in maniera decisamente minore rispetto a quelle che ti aspetteresti di trovare in una Strong Ale belga. Nessuna deviazione rispetto all’aroma, con un gusto dolce di biscotto e arancio candito, pesca e/o mango, albicocca, sapientemente equilibrati da un delicato amaro finale che accorpa l’erbaceo alla scorza dell’arancia: è molto, molto facile da bere, nonostante una gradazione alcolica (7%) ben lontana dal concetto di “session beer”.
L’ottimo livello di pulizia ed intensità la rendono una birra molto godibile e bilanciata, che scorre con pericolosa semplicità: questa bottiglia viene solo un po’ penalizzata – come detto – da una carbonazione un po’ sottotono che la rende meno vivace e stimolante di quanto potrebbe essere: in carenza di bollicine, è la notevole attenuazione a scongiurare il pericolo di scivolare nel troppo dolce. Ma la vera nota dolente è il prezzo; è noto che Lambrate non è tra i produttori più economici in Italia. Non conosco il prezzo della vendita diretta al brewpub, ma i 15 Euro al litro proposti sullo scaffale da un noto emporio del gusto (“buono e giusto”) in Milano rendono il confronto ed il rapporto qualità-prezzo con le “originali” belghe assolutamente improponibile: Duvel, St. Feuillien, St. Bernardus, La Chouffe e Gouden Carolus (senza scomodare sua maestà Westmalle) si trovano ormai sugli scaffali di molti supermercati ad un prezzo ben inferiore. Orientatevi allora su queste, a casa vostra: al pub o in birreria, dove invece i prezzi sono maggiormente livellati, potete tranquillamente ordinare un bicchiere di Sant'Ambroeus. Formato: 33 cl., alc. 7%, lotto LSA005114, scad. 01/04/2015, pagata 5.00 Euro (food store, Italia)
Nessun commento:
Posta un commento