Ha festeggiato proprio in questi giorni il suo venticinquesimo compleanno, la Drake’s Brewing Company, fondata nel 1989 a San Leandro, nella East Bay a circa trenta chilometri da San Francisco; ve l’avevo presentata nell’occasione dell’interessante Double IPA Denogginizer che potete assaggiare, assieme alle altre loro produzioni, nella tap room chiamata Barrel House (24 taps disponibili), situata all’interno del Westgate Shopping Center.
Niente luppolo in primo piano oggi, ma nel bicchiere c'è Drakonic, una imperial stout dal contenuto alcolico tutto sommato modesto (per i canoni statunitensi). La prima imperial stout della Drakes vide la luce nel 2003 mentre Drakonic, che di quella ricetta ne è l'evoluzione, nasce nel 2009 dapprima solo in fusto e, dal 2011, anche in bottiglia. Lievito 001 di White Labs, una sostanziosa batteria di malti (American 2-Row Barley, Simpsons Crystal 155-165, Weyermann Carafa Special 3, Simpsons Chocolate, Simpsons Roast Barley, Simpsons Caramalt 30-37) ed una varietà di luppolo da amaro che spesso cambia (Bravo, Columbus).
All'aspetto non è esattamente nera, ma poco ci manca; impeccabile l'ampio cappello di schiuma che si forma, beige, molto fine e cremosa, compatta, molto persistente.
Bottiglia molto fresca (luglio 2014), anche se non si tratta di una caratteristica così determinante nel caso di una Imperial Stout. L'aroma è gradevole e pulito, ma non particolarmente intenso o eccitante: caffè in grani, cenere, tostature, qualche sentore di frutti di bosco scuri (mirtillo e ribes nero). Al palato risulta evidente la scelta del birraio di privilegiare la scorrevolezza piuttosto che la cremosità: corpo medio, consistenza oleosa, un po' troppe bollicine, almeno per il mio gusto. Meglio lasciarla riposare un po' nel bicchiere per lasciare che si "sfoghino". C'è una buona pulizia ed una bella intensità di caffè, liquirizia, tostature e frutti di bosco, quello che manca forse è un po' di calore etilico, un po' di spessore. La bevibilità è ottima, l'alcool è molto ben nascosto ma paradossalmente questo sembra essere in questo caso una lieve mancanza piuttosto che un pregio. La bevuta migliora a temperatura ambiente, quando "esce" finalmente un po' di warming etilico che ben si abbina con il finale di caffè e tostature, cioccolato amaro, frutta sotto spirito e cenere. Birra molto gradevole e ben fatta, molto equilibrata; personalmente tendo a preferire Imperial Stout un po' più dense e cremose, capaci di avvolgere il palato di una "spessa" coltre scura: ma questa Drakonic è comunque un bell'esempio di come si possano regalare buone soddisfazioni anche senza esagerare né sulla gradazione alcolica, né sulla densità.
Formato 65 cl., alc. 8,75%, 40 IBU, lotto 8/7/2014, pagata 5,67 Euro (7,99 $, supermercato USA).
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