Dopo la Bruna, assaggiata in questa occasione, ecco un'altra delle tre rappresentanti della linea AMA di Amarcord, realizzata in collaborazione con Garrett Oliver di Brooklyn Brewery. Il birrificio la descrive come una birra ad alta fermentazione realizzata con un blend di Caffè Pascucci (Rimini) e zucchero di canna Demerara del Malawi. Tra gli ingredienti vi sono malti Crisp Pale, Crystal, Chocolate e luppolo Willamette. Tralasciamo l'oscena iscrizione in etichetta "double malt beer", che probabilmente farà sorridere tutti gli anglofoni, e passiamo al contenuto. Colore ebano scurissimo, quasi nero, lucido, e schiuma beige molto fine e cremosa, che rimane nel bicchiere per diversi minuti. Al naso netto è il caffè, forte ma non molto raffinato, ed in secondo piano emergono sentori di mirtilli, di nocino. zucchero di canna e di cenere. Il caffè "comanda" anche al palato, con un ingresso torrefatto seguito da un passaggio di frutta sotto spirito (prugna disidratata), mentre nel finale invece dell'attesa chiusura amara di caffè e tostature, troviamo un dolce retrogusto di frutta sotto spirito, caldo, morbido ed etilico. Mediamente carbonata, dal corpo medio, si lascia bere con una buona facilità nonostante una gradazione alcolica (9%) abbastanza rilevante, con l'alcool che porta calore solo a fine bevuta. Sebbene la bevuta sia caratterizzata da una leggera acidità, il palato tende a restare un po' appiccicoso e zuccherino dopo ogni sorso. Aroma e gusto puliti, ci pare senza dubbio la migliore tra le varie Amarcord che abbiamo bevuto. Formato: 75 cl., alc. 9%, IBU 28, scadenza e lotto non pervenuti sulla bottiglia, pagata 5,90 Euro (supermercato, Italia).
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