mercoledì 23 ottobre 2013

Dogfish Head Midas Touch

Non sono molte le Dogfish Head che arrivano in Italia, visto che il birrificio americano già non riesce a soddisfare tutta la domanda domestica. Tutta via Sam Calagione, fondatore di Dogfish, è anche socio della Birreria che si trova all'interno della filiale di New York di Eataly. Grazie a questo canale preferenziale sono arrivate negli ultimi tempi in Italia un paio di bottiglie: la Indian Brown Ale e la Midas Touch. Per introdurre questa birra bisogna fare un lunghissimo salto indietro nel tempo, quando un re chiamato Mida (non quello delle leggenda) governava all'incirca 2700 anni da la Frigia, una regione dell'Anatolia centrale che oggi corrisponde indicativamente alla Turchia. La sua tomba, che fu scoperta nel 1950,  conteneva un numero impressionante di vasi (bicchieri) risalenti all'età del ferro. Una quarantina d'anni dopo il ritrovamento, l'archeologo americano Patrick McGovern dichiarò che i residui contenuti in quei vasi erano di bevande alcoliche: orzo, miele, uva. McGovern cercò un birrificio disponibile a ricreare una birra contenente quegli ingredienti da bere nel corso di una celebrazione di Mida. A Sam piace subito l'idea di produrre una birra che contenesse miele ed uva, ed ecco che la Mida's Touch - commercializzata per la prima volta a Marzo del 1999 - entra nella produzione stabile del birrificio del Delaware. Oltre ai giù citati miele ed uva (moscato), Calagione aggiunge lo zafferano.
Si presenta di colore oro carico, leggermente velato; la schiuma è un po' grossolana, di dimensioni modeste, biancastra e poco persistente. Aroma pulito, dolce, con spiccati sentori di miele d'acacia, zafferano, uva passa, leggera pesca. Rotonda ed avvolgente in bocca, dal corpo pieno e poco carbonata, si mantiene molto dolce con un bel carico di frutta candita, zucchero di canna, miele, biscotto al burro, uva passa ed albicocca sciroppata. Soprattutto quando raggiunge la temperatura ambiente è a tratti reminescente di un vino liquoroso; ha però un finale sorprendentemente secco, che ripulisce il palato del dolce evitando quindi l'effetto stucchevolezza. Chiude morbida, con un retrogusto etilico caldo ed armonioso, di frutta secca (albicocca ed uvetta). Molto pulita, si beve molto bene nonostante una gradazione alcolica importante (9%) ed è quasi naturale pensare ad un suo abbinamento con dei formaggi stagionati o piccanti. Calagione la consiglia inoltre (paragonandola ad un Sauternes) con piatti d'influenza asiatica, risotto, curry, pesce e tacchino al forno. Immancabile il suo contributo video. Palati amanti del dolce fatevi avanti, questa intensa e morbida birra è per voi. 
Formato: 35.5 cl., alc. 9%, IBU 12, lotto 29/06/2012, pagata 4.70 Euro (food store, Italia).

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