mercoledì 2 ottobre 2013

Omnipollo Nebuchadnezzar

Aggiungiamo oggi la Svezia alle nazioni ospitate su questo blog, un paese che stranamente ancora mancava all’appello. Il caso vuole che si tratti di uno svedese-belga, visto che la quasi totalità delle birre della beer-firm Omnipollo vengono prodotte presso l’imprescindibile De Proef. Omnipollo viene fondata nel 2010 a Stoccolma, dall’homebrewer  Henok Fentie; nel 2011 viene raggiunto nel progetto Omnipollo da Karl Grandin, un grafico ed ex art-director della rivista musicale svedese Pop.  Grandin è anche co-fondatore (nel 2000) del marchio di abbigliamento svedese Cheap Monday. Uno sguardo al suo sito personale può meglio illustrarvi i progetti di questo eclettico personaggio. Quindi abbiamo: un homebrewer che si appoggia ad una certezza (De Proef) per la produzione ed un designer con molti agganci commerciali. In men che non si dica le birre di Omnipollo entrano nei bar più trendy di Stoccolma ed iniziano a girare tra i beer geeks scandinavi, tanto che a gennaio di quest’anno questo birrificio-non-birrificio viene eletto dalla community di Ratebeer come il miglior birrificio Svedese del 2012. E’ un paradosso già visto:  basta pensare al fatto che i due migliori birrifici danesi (sempre secondo Ratebeer) sono due beer-firm:  Evil Twin e Mikkeller. Immagine ma anche sostanza. Nebuchadnezzar (ovvero Nabukodonosor ) è una ricetta che Henok Fentie ha portato direttamente dall’homebrewing a De Proef senza nessun (apparente) cambiamento.  De Proef le birre le sa fare, ed anche bene: ecco che questa Double IPA fa incetta di premi. Oro al  Beer &  Whisky Festival di Stoccolma 2012, miglior birra svedese del 2012 secondo Ratebeer, secondo i lettori della rivista Allt om Öl e secondo i membri dello Beersweden Forum. 
L’etichetta abbastanza asettica non ci ha fatto onestamente impazzire ma passiamo, come detto, alla sostanza. Decisamente opalescente l’aspetto, di colore arancio; schiuma impeccabilmente fine e cremosa, biancastra, ottima persistenza.  Naso semplice ma fresco e pulito, tutto giocato sull'attesa alternanza di agrumi (pompelmo e mandarino) e frutta tropicale (mango e papaia). Morbida e soddisfacente in bocca, con un corpo medio ed una consistenza oleosa; la carbonazione è media. Apre con note di crosta di pane e di biscotto, per poi riproporre in piena sintonia con l'aroma il binomio pompelmo-tropicale; affondo deciso sull'amaro nel finale, resinoso e pepato, con qualche nota di scorza di pompelmo. L'alcool dà un gradevole "colpetto" irrobustendo la base maltata e ben interagendo con il pepato/resinoso dei luppoli; questa Nabucodonosor è solida e pulita, e si beve con buona facilità. Chiude secca, con un lungo retrogusto caldo e leggermente etilico che continua nella direzione resina/scorza di pompelmo. Miglior birra svedese? Non abbiamo paragoni per confermarlo o smentirlo; senz'altro è una buona Imperial IPA profumata e ben fatta che però non ci ha fato gridare al miracolo. Bravo De Proef. Formato: 33 cl., alc. 8,5%, scad. 12/2014, pagata 8.17 Euro (Vinmonopolet, Norvegia).

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