Ritorniamo a Londra, città in pieno fermento brassicolo, e ci spostiamo questa volta verso sud; siamo ad un paio di chilometri da Wimbledon e dai famosi campi da tennis. Ad agosto del 2011 Chris Mills ed Alex Bull fondano il birrificio By the Horns e debuttano l'ottobre seguente al London Brewers Alliance Beer Festival. Alex ha qualche anno di homebrewing alle spalle ed un grande amore per le birre americane. Perfettamente coerente con molti dei birrifici che sono spuntati a Londra negli ultimi anni, così come non sorprende il fatto che in due anni vita Ratebeer elenchi giù una trentina di birre, anche se si tratta per lo più di leggere variazioni (luppolo) della stessa ricetta. Lo stesso Ratebeer non dispensa tuttavia giudizi troppo positivi per le birre di By the Horns, fatta eccezione per questa Lambeth Walk, una porter che ottiene un dignitoso 96/100. Non conoscendo per nulla il birrificio, ci siamo fidati di Ratebeer. Semplice ma convincente l'etichetta, che offre una piacevole sorpresa; un riquadro dell'etichetta è staccabile e, sollevandolo dal corpo della bottiglia, potete trovare un piccolo annuncio pubblicitario che vi invita a provare anche le altre birre.
Difficile da spiegare a parole, probabilmente l'immagine qui a fianco risulta più convincente di qualsiasi altra cosa. Birra nel bicchiere: colore ebano scurissimo, forma una schiuma non troppo generosa ma fine e cremosa, color nocciola. Sorprendente l'aroma: forte, pulito e raffinato, con un netto dominio di caffè macinato, brownie ( o torta Barozzi, secondo le abitudini del nostro naso), cioccolato, leggeri sentori di cenere. Man mano che la birra si scalda emerge anche una nota di mirtillo. Nessuna delusione delle aspettative al palato: corpo medio, poche bollicine, più oleosa che "watery". La sensazione in bocca è molto positiva, c'è morbidezza anche se non ai livelli del "velluto" che viene invece sponsorizzato in etichetta. Sorprendente l'aroma, dicevamo, ma il gusto non è da meno, anzi: caffè in grande evidenza, molto pulito ed elegante, con in contorno di tostature e di cioccolato amaro. Una leggera acidità stempera per qualche secondo gli animi, poi chiusura abbastanza secca ed abbandono al lungo retrogusto di caffè, molto amaro, con una leggerissima nota di cenere.
Una porter "pompata" o robusta, che mette in mostra un'intensità davvero notevole di aroma e gusto nonostante una gradazione alcolica (5,1%) abbastanza modesta; molto sbilanciata verso il caffè, ma se vi piacciono questo tipo di birre vi consigliamo di annotarla sulla vostra lista dei desideri. Si beve bene ma non è una birra da bevute seriali. Meglio sorseggiarla in abbinamento ad un dolce o, se preferite, durante un tranquillo dopocena. Abbinamenti gastronomici consigliati in etichetta: carne alla griglia affumicata, ostriche, l'arrosto della mamma della domenica (sic), e la Lambeth Walk Cake, una ricetta di dolce alla birra che trovate proprio sul sito del birrificio.
Birra molto interessante, birrificio di recente apertura che terremo d'occhio. Formato: 33 cl., alc. 5,1%, lotto 144349, imbott. 20/03/2013, scad. 03/2014, pagata 4,25 Euro (beershop, Inghilterra).
Una porter "pompata" o robusta, che mette in mostra un'intensità davvero notevole di aroma e gusto nonostante una gradazione alcolica (5,1%) abbastanza modesta; molto sbilanciata verso il caffè, ma se vi piacciono questo tipo di birre vi consigliamo di annotarla sulla vostra lista dei desideri. Si beve bene ma non è una birra da bevute seriali. Meglio sorseggiarla in abbinamento ad un dolce o, se preferite, durante un tranquillo dopocena. Abbinamenti gastronomici consigliati in etichetta: carne alla griglia affumicata, ostriche, l'arrosto della mamma della domenica (sic), e la Lambeth Walk Cake, una ricetta di dolce alla birra che trovate proprio sul sito del birrificio.
Birra molto interessante, birrificio di recente apertura che terremo d'occhio. Formato: 33 cl., alc. 5,1%, lotto 144349, imbott. 20/03/2013, scad. 03/2014, pagata 4,25 Euro (beershop, Inghilterra).
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